Life4SYRIA
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Giovanni Ceccarelli, come nasce la tua collaborazione con Life4Syria? Quali sono le attività principali?
L’associazione Life4Syria nasce nel 2011, per fornire un sostegno umanitario alla popolazione civile vittima della guerra in Siria. Mia moglie Vanessa Van Renterghem è uno dei membri fondatori ed attivi di Life4Syria. Nel 2010 abbiamo risieduto a Damasco per 9 mesi, per poi stabilirci a Beirut fino ad autunno 2014. Nel 2016, una volta rientrati a Parigi, insieme abbiamo avuto l’idea di lanciare i Concerti per la Siria, unendo la musica alla solidarietà verso i siriani. Life4Syria apporta un sostegno alla popolazione civile in stato di vulnerabilità all’interno della Siria. In particolare l’aiuto si dirige a favore delle donne e dei bambini sfollati (6 milioni e mezzo su una popolazione originaria prima della guerra di 22 milioni). Nei primi tempi gli aiuti sono consistiti in cibo, riscaldamento, medicine, prodotti d’igiene, istallazione di pannelli solari in zone senza elettricità. L’associazione fornisce anche una formazione professionale alle donne sfollate le quali, trovatesi a dover sostenere da sole la propria famiglia, necessitano di dover apprendere un mestiere. Life4Syria sostiene anche dei progetti di ri-scolarizzazione dei bambini che non hanno accesso alla scuola. Nel 2019 il programma principale è il sostegno psico-sociale in aiuto di bambini ed adolescenti nella regione est della Siria, nei pressi di Raqqa, già sotto il dominio dell’ISIS.
Musica e solidarietà insieme, come nasce questa bellissima iniziativa come il concerto del 25 luglio e come altri che hai tenuto in Italia e in Europa? Ci saranno altre date? I Concerti per la Siria sono possibili grazie alla solidarietà degli amici musicisti, degli appassionati di musica, degli organizzatori di eventi culturali e delle istituzioni sensibili alle drammatiche problematiche della popolazione siriana. A Fabriano il 25 luglio si svolgerà il secondo concerto per la Siria da me tenuto nella mia città natale. Ne approfitto per ringraziare il mio caro amico Marco Agostinelli, con il quale suonerò il 25, lo staff di Fabrijazz di Fabriano Promusica, Mauro Del Brutto ed il Lions Club, l'assessore alla cultura Ilaria Venanzoni per il loro fondamentale contributo. Mi auguro di ripetere il successo del primo concerto fabrianese. Dopo Fabriano, i Concerti per la Siria continuano in Francia, dove il 20 e 21 settembre suonerò nella regione del Beaujolais con il mio amico poli-strumentista Andrea Romani.
Da Fabriano a Parigi e una carriera musicale piena di successi. Quando hai scoperto di avere questa grande passione e quali sono state le tappe più importanti del tuo percorso? La mia passione per la musica è nata quando ero bambino, suonando il pianoforte, ascoltando i dischi che avevamo a casa, assistendo ai concerti della Gioventù Musicale, associazione della quale mio padre è stato il presidente per quarant'anni. Nel corso della mia carriera ho avuto l'onore di suonare a fianco di grandi artisti, dai quali ho imparato tanto, come Daniele di Bonaventura, Ferruccio Spinetti, Marcello Allulli. Altre collaborazioni di grande importanza per me sono e sono state quelle con Ivan Lins, Lee Konitz, Benny Golson, Arnoldo Foà, Ada Montellanico, Luca Velotti, Mauro e Carlo Battisti. Da qualche anno il mio lavoro si alterna tra progetti dedicati alla mia musica ed omaggi all'opera di grandi artisti, come il disco con di Bonaventura in tributo a Tom Jobim e il lavoro con Allulli incentrato sulle nostre composizioni, usciti entrambi quest’anno.
Progetti futuri? Diversi progetti bollono in pentola. Per i miei cinquant'anni ho realizzato insieme con la cantante Michela Lombardi ed il chitarrista Luca Falomi un album, nel quale la musica composta nell'arco dell'intera mia carriera viene riproposta in forma di canzone, con la collaborazione di vari parolieri e la partecipazione di artisti ospiti. Il disco uscirà nei prossimi mesi. Con Ferruccio Spinetti stiamo preparando un lavoro discografico dedicato ad un grandissimo compositore italiano. Sarà il nostro primo disco in duo insieme. Da anni collaboro con Ivan Lins, che quest'anno mi ha chiamato nel suo gruppo. Desidererei suonare con lui anche in Francia, paese dove vivo e dove Ivan non si esibisce da vent'anni.
Elisabetta Monti